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Comprare e usare i droni al tempo dei nuovi regolamenti EASA

La notizia dell’arrivo delle nuove norme europee sui droni, volute da EASA (European Union Aviation Safety Agency) e che riguarderanno tutti i paesi dell’UE, Italia compresa, ha portato un terribile terremoto in un settore giovane e ancora molto fragile, che avrebbe bisogno soprattutto di uno scenario normativo che sia chiaro e stabile per favorire lo sviluppo del suo enorme potenziale. Difficile però riuscirci senza passare prima per continui emendamenti ai regolamenti vigenti, perché la tecnologia dei droni si evolve a una velocità infinitamente superiore rispetto a quella legislativa, che fa un’enorme fatica a tenere il suo passo.

Comprare e usare i droni

Nuovi scenari normativi per divertirsi e lavorare

I grandi margini di progresso tecnologico dei droni (maggiore durata delle batterie, telecamere più potenti, funzioni avanzate come la navigazione per waypoint o il return to home) del resto fanno il paio con le tante migliorie che dal punto di vista normativo sarebbe necessario apportare per garantire da un lato lo sviluppo economico di questi strumenti, che hanno dimostrato di poter fare la differenza in una miriade di settori, dall’agricoltura all’intrattenimento, passando per le operazioni di ricerca e soccorso, la sorveglianza e tanti altri, e dall’altro la sicurezza di piloti, passanti e altri velivoli (senza dimenticare la privacy).

È inevitabile sottolineare, a proposito della sicurezza, che da oggetti ad uso e consumo di pochi aeromodellisti nerd, i droni si sono trasformati negli ultimi anni in prodotti di massa. I cieli di tutto il mondo ne sono sempre più affollati e purtroppo ogni tanto capita che qualche pilota – quasi sempre inesperto del volo, ignorante del regolamento o semplicemente sprezzante delle regole – finisca per combinare qualche guaio e guadagnarsi le prime pagine dei giornali, attirando le critiche dell’opinione pubblica e nuocendo di fatto all’intero settore.

Nuove regole, insomma, sono necessarie. E anche se non sono e non saranno mai completamente perfette (in fondo anche il codice della strada ha le sue piccole lacune), col tempo diverranno sempre migliori, che significa sempre più adeguate a far funzionare per tutti lo scenario non tanto di oggi, ma meglio ancora quello di domani, quando i cieli delle nostre smart city potrebbero essere varcati da tanti piccoli droni dedicati alle consegne, e magari anche da qualche taxi volante.

I dilemmi dei dronisti

Tra le regole ancora valide e quelle pronte a sostituirle, tra nuove categorie di droni in base al peso e nuove definizioni di scenari di volo entro cui operare, oggi ci sono tantissimi appassionati che devono fare i conti con molti dubbi in più, che riguardano la scelta del miglior drone per la propria attività ludica o lavorativa, ma anche l’uso stesso che potranno fare del velivolo già in loro possesso (o di quello che avrebbero intenzione di acquistare).

I piloti amatoriali e quelli che un drone non ce l’hanno nemmeno (ma che sarebbero curiosi di provare l’ebbrezza del primo volo) si domandano ad esempio se i droni di oggi saranno utilizzabili anche tra un anno. Così, di fronte a norme nuove e non sempre facili da interpretare, molti tra i meno esperti finiscono per rassegnarsi a posticipare l’acquisto del loro primo drone, oppure a tenere dentro la scatola quello che hanno.

Non va meglio a chi coi droni già ci lavora, perché, se sulla scelta del modello i professionisti possono sfruttare le loro più avanzate competenze, la loro spesa nettamente superiore a quella di chi è agli inizi li espone al rischio di vedere vanificato il loro investimento lavorativo.

E non se la passano tanto meglio neppure le scuole di volo, molte delle quali nate solo nell’ultimo anno per accompagnare la domanda di nuovi piloti, perché con le nuove norme alcuni attestati di pilota APR, necessari per lavorare con i droni, saranno più facili da ottenere e richiederanno meno ore di formazione.

Proprio in questi giorni blog e forum di settore sono presi d’assalto e messi a ferro e fuoco da tantissimi utenti: ci sono i curiosi che vogliono sapere quali sono i droni migliori del momento e soprattutto essere rassicurati sul fatto di poterne fare l’uso che desiderano, poi ci sono istruttori e professionisti che si lamentano perché, sebbene abbiano iniziato la loro attività da pochissimo tempo, si ritroveranno a rivedere di già i loro piani, impiegando tempo e risorse economiche per adeguare il loro business ai nuovi cambiamenti che aspettano tutti dietro l’angolo.