Droni per riprese aeree, quali sono i modelli migliori?

Quella delle riprese aeree eseguite con i droni è ormai una moda diffusa sia tra i ragazzi che tra i meno giovani. Per chi fosse interessato ad avvicinarsi a questo mondo, però, la scelta del drone migliore in vista di un acquisto può essere complicata, a causa del gran numero di proposte a disposizione in commercio. Se non si è esperti del settore, il rischio è quello di spendere soldi per un prodotto che ha funzioni che non saranno mai utilizzate o, al contrario, di optare per un modello privo delle caratteristiche di cui si è in cerca.

Guida al corretto utilizzo dei droni

Se è vero che al giorno d’oggi il ricorso ai droni in ambito civile rappresenta una consuetudine piuttosto comune, occorre comunque tener presente la necessità di rispettare le regole previste in questo settore. I droni non sono altro che aeromobili a pilotaggio remoto, e possono essere utilizzati per riprese aeree destinate a scopi ricreativi o professionali. Periti tecnici, cartografi amatoriali, amanti del volo senza equipaggio: sono numerose le categorie di utenti tra cui è possibile riscontrare esperti di droni. I dispositivi possono essere utilizzati anche per la pianificazione di uno sviluppo commerciale, per il monitoraggio del livello di pulizia di un corso d’acqua o per lo studio dei fenomeni migratori di particolari specie animali.

Quanto costano i droni

Come accade per tutte le tecnologie, anche nel caso dei droni i prezzi sono destinati a scendere con il passare del tempo, anche se il range al momento è piuttosto ampio: si spazia da poche centinaia di euro a diverse migliaia di euro. Ma come si fa a scegliere il drone più giusto per i propri bisogni? Una prima classificazione importante è quella che si basa sul numero di eliche: sarà possibile distinguere, allora, tra gli optacotteri, gli esacotteri e i quadricotteri, che hanno – rispettivamente – 8 eliche, 6 eliche e 4 eliche. Ma che cosa cambia in base al numero di eliche?

I droni e le eliche

In sintesi, maggiore è il numero di eliche di cui un drone è dotato e più elevata è la sua stabilità. Questo vuol dire, per chi è interessato a effettuare riprese aeree, poter contare su immagini di qualità migliore. Ecco spiegato il motivo per il quale per un utilizzo professionale un esacottero dovrà sempre essere preferito a un quadricottero, dal momento che il primo permette di impiegare videocamere più pesanti, e dunque in grado di assicurare una migliore qualità.

Quali caratteristiche considerare per l’acquisto di un drone

In vista della scelta di un drone, non sono certo pochi i parametri che meritano di essere presi in considerazione per una corretta valutazione e, quindi, per un acquisto oculato. Nel caso in cui si sia interessati a effettuare riprese aeree è fondamentale, ovviamente, badare alla qualità della videocamera, ma occorre tenere conto anche della stabilità nella ripresa e della durata della batteria. Il livello di autonomia e la velocità sono altri aspetti che non devono essere trascurati, al pari della capacità di evitare gli ostacoli. La fotocamera di base che viene utilizzata di solito è una GoPro di piccole dimensioni, munita di connettività wifi.

La telecamera sul drone

Più la fotocamera è piccola e più si riduce la qualità delle immagini: una reflex Canon o Nikon può essere montata solo su un esacottero, ma non su un quadricottero, che non potrebbe garantire una stabilità strutturale adeguata. Così, si ha la possibilità di scattare foto e realizzare video ad alta risoluzione. Una reflex professionale Full-Frame, invece, può essere trasportata unicamente su un drone a otto motori.

I droni sono pronti all’uso?

Infine, vale la pena di ricordare che i droni non sono pronti all’uso: insomma, una volta estratti dalla loro confezione non sono già predisposti per volare, ma hanno bisogno di essere montati. Ebbene, il processo di assemblaggio non è così semplice per chi non si è mai cimentato prima in un’attività di questo tipo. Se si ha paura di non riuscire a portare a termine questa piccola grande impresa, si può comunque optare per i piccoli UAV che sono già pronti: tra questi c’è il DJI Phantom 4.

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